HomeAmbiente & SostenibilitàNasce AARTICHOKE, il primo termoarredo prodotto con gli scarti del carciofo

Nasce AARTICHOKE, il primo termoarredo prodotto con gli scarti del carciofo

In casa MAARMO è “sbocciato” il nuovo modello di termoarredo in cui gli scarti della lavorazione del marmo si combinano con la prima farina prodotta con gli scarti di carciofo, tradizionale ortaggio della campagna veneziana.

Venerdì 27/06 presso l’atelier di Villotta di Chions lo staff MAARMO presenta il nuovo modello di termoarredo in cui il profumo dell’orto incontra il calore sostenibile del marmo.

La missione di MAARMO di recuperare e valorizzare gli scarti dei processi di lavorazione delle principali filiere del Made In Italy si esalta in questo sposalizio tra due eccellenze riconosciute a livello mondiale, come il marmo ed il carciofo.  Nella coltivazione del carciofo infatti lo scarto può raggiungere il 75% del suo peso totale, soprattutto durante la lavorazione dei prelibati cuori, chiamati anche “fondi di carciofo”. Combinandosi con amore e passione, gli scarti del marmo e gli scarti del carciofo offrono un risultato finale in cui il termoarredo si veste di un delicato velo di un tono verde erba, ammantando lo spazio con una leggera e coinvolgente fragranza di campo.

“Il progetto si inserisce nell’ambito delle azioni che in MAARMO abbiamo intrapreso per contribuire a generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente – racconta il presidente Gianpaolo Pezzato –   con il supporto a festival ed eventi di sensibilizzazione alla Circular Economy, affiancato dalle tante startup innovative. E proprio in occasione di uno di questi eventi abbiamo conosciuto Circular Fiber srl, startup veneziana che ha brevettato una farina funzionale sostenibile, con il marchio Karshof®: attraverso un innovativo processo di lavorazione gli scarti del carciofo vengono recuperati per essere trasformati in una farina utilizzabile come elemento che arricchisce le ricette di alimenti sia dolci che salati”.

La sfida di fondo in questo progetto  è stata quella di armonizzare la natura “viva” della farina  Karshof®, ricchi di fibra e di polifenoli nobili, che ha richiesto un attento monitoraggio della delicata fase di miscelazione con gli scarti del marmo, oltre che un lungo periodo di maturazione e asciugatura del prodotto finito.

Una delle peculiarità e suggestioni offerte dal progetto inoltre  è quello di partire da un ortaggio che cambiando latitudini terrestri non perde gusto ed identità; il nome del carciofo infatti cambia poco da una lingua all’altra: Artischocke in tedesco, ArtiŠok in russo, Atichoku in giapponese, Alcachofra in portoghese, Artichoke in indonesiano, Articjoc in dialetto friulano… una vera armonia linguistica che riflette la diffusione e l’apprezzamento universale di questo ortaggio.

Per info e contatti:

maarmo@maarmo.com

www.maarmo.com

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