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La crescita dell’industria europea del riciclo della plastica è minacciata dalla contrazione del mercato

PRE pubblica le capacità di riciclaggio della plastica per il 2022

I dati più recenti indicano che la capacità totale di riciclaggio della plastica installata in Europa[1] sarà di 12,5 milioni di tonnellate nel 2022. A causa di pesanti perturbazioni del mercato[2], il tasso di crescita è sceso dal 17% al 10% su base annua.

“I progressi sono indispensabili per garantire la vitalità dell’industria del riciclo della plastica. Sebbene l’impegno dei riciclatori rimanga forte, il nostro settore ha affrontato sfide senza precedenti, dapprima con l’arresto delle attività durante l’epidemia di COVID-19, seguito dalla crisi energetica nel 2022”, ha commentato Ton Emans, Presidente di PRE. “Recentemente, nel 2023, il settore è stato colpito da una preoccupante riduzione della domanda di riciclati, dovuta ai bassi prezzi delle plastiche vergini a causa della riduzione della produzione industriale nell’UE e alle importazioni a basso costo di plastica riciclata da paesi extra-UE. In futuro, l’applicazione delle misure legislative sarà essenziale per garantire il proseguimento dei progressi”, ha aggiunto.

Il rapporto prende in esame 850 diversi siti di riciclaggio in Europa, la maggior parte dei quali sono di piccole dimensioni, con una capacità media di 15.000 tonnellate. In termini di impatto socio-economico, il settore del riciclo della plastica conta 10,4 miliardi di euro di fatturato e impiega più di 30.000 lavoratori.

Per quanto riguarda i tipi di polimeri, le poliolefine flessibili, il PET e le poliolefine rigide rimangono quelle con le capacità più elevate, rappresentando oltre l’80% del totale. Con il rapporto di quest’anno, PRE ha introdotto una precisa suddivisione tra le capacità di polietilene rigido (PE) e polipropilene rigido (PP), che in precedenza venivano riportate insieme.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle attività di riciclo in Europa, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito e Francia rappresentano il 60% del totale. In Spagna, Italia, Polonia e Belgio, i flessibili PE e PP detengono la quota maggiore di capacità di riciclo installata rispetto agli altri polimeri, mentre in Francia quasi un terzo della capacità totale è dedicata al PET.

Inoltre, Belgio, Paesi Bassi, Polonia e Romania hanno registrato la crescita più rapida delle capacità rispetto all’anno precedente.

L’industria del riciclo della plastica in Europa ha mantenuto, nel corso degli anni, un flusso costante di investimenti[3] per garantire le capacità necessarie a raggiungere gli obiettivi legislativi. Tuttavia, oggi c’è motivo di preoccupazione per il raggiungimento di questi obiettivi, dato il minore tasso di crescita della produzione di riciclati dovuto alla diminuzione della domanda. Ci sono anche ripercussioni ambientali: solo nel 2022, le attività di riciclo della plastica hanno portato alla riduzione di oltre 10 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, equivalenti a togliere dalla circolazione tutte le autovetture belghe per un anno.

Pertanto, i nuovi sviluppi legislativi saranno fondamentali per il successo della circolarità della plastica. Ciò include, tra l’altro, le proposte di regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio o la direttiva sui veicoli fuori uso, che introducono nuovi obiettivi per migliorare la gestione dei rifiuti di plastica in Europa.

Queste misure devono essere ulteriormente accompagnate da meccanismi di applicazione e dall’armonizzazione delle pratiche nei vari Stati membri.

[1] Rapporto completo: L’industria del riciclo delle materie plastiche in Europa, dati 2022

[2] Comunicato stampa: Economia circolare per la plastica a rischio

[3] Comunicato stampa: I continui investimenti portano a una crescita eccezionale del 17% della capacità di riciclaggio della plastica nell’UE

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