HomeNuove TecnologieIl pianeta? Si salva riciclando e… analizzando

Il pianeta? Si salva riciclando e… analizzando

La plastica e il suo smaltimento: solo il 16% del rifiuto in plastica viene riciclato

Sono 380 milioni le tonnellate di plastica prodotte annualmente, con il 60% che finisce per diventare, inesorabilmente, rifiuto. L’analisi e lo smaltimento di questo materiale si rivela oggi più che mai determinante nel contesto della sostenibilità ambientale, partendo dal fatto che molto spesso è destinato ad accumularsi tra discariche e oceani.

Perché?
Perché la gestione e lo smaltimento della plastica sono ad oggi, nonostante le normative in atto, ancora mal gestite nella maggior parte dei Paesi del mondo: solo il 16% dei rifiuti in plastica torna a nuova vita grazie al riciclo, mentre il restante ammontare viene incenerito o finisce in discariche, spesso in modalità non legali.

Quali problematiche per lo smaltimento della plastica?
Ne parlano i referenti di Alfatest – www.alfatest.it – azienda di eccellenza che propone strumentazione analitica per la Scienza dei materiali e per le Bioscienze offrendo, con Alfa- testLAB, un servizio d’analisi dei campioni:

“Il riciclo della plastica consiste in una serie di operazioni attraverso le quali i materiali di scarto vengono selezionati e processati al fine di essere riutlizzati come nuova materia prima o direttamente trasformati in nuovi prodotti di consumo.

Differenziazione di polietilene a bassa, media e alta densità sulla base del picco di fusione osservato con DSC.

Le difficoltà che ancora oggi si riscontrano in questo settore sono numerose e legate non soltanto alle tecnologie e ai metodi impiegati nella fase di trasformazione del materiale plastico: una parte fondamentale del processo di riciclo è infatti rappresentato dalla raccolta e selezione del materiale in ingresso. In generale, tanto più variabile è la composizione dei materiali da riciclare tanto più difficile sarà la progettazione degli impianti e la selezione di un metodo di riprocessamento universale”.

L’analisi
La via più corretta in questo contesto difficile da valutare è sicuramente quello di un migliore processo di riciclo della plastica.

Analisi DSC per la determinazione di tracce di PP (<0.5%) all’interno di una matrice di PE.

In tal senso, è fondamentale il processo di analisi termica della plastica, come raccontano in Alfatest, che distribuisce in esclusiva in Italia gli strumenti di analisi termica Hitachi-High Tech, marchio di riferimento per il mercato, caratterizzati da estrema robustezza, sensibilità ed accuratezza, oltre a strumenti analitici per l’analisi reologica, granulometrica, densità e non solo:
“Le tecniche di analisi termica consentono di determinare la composizione e le proprietà termiche dei materiali plastici (fusione, cristallizzazione, transizione vetrosa, stabilità termica, ecc.).
Queste informazioni risultano cruciali nella fase di controllo produzione e controllo qualità del materiale riciclato.

In particolare, le analisi DSC e TGA possono essere utilizzate per:
– Identificare il tipo di polimero sulla base del suo punto di fusione
– Determinare la composizione relativa di miscele polimeriche sulla base dell’entalpia di fusione dei singoli componenti – Determinare il contenuto di cariche presenti nella matrice e la temperatura di degradazione termica (parametro fondamentale per stabilire le condizioni operative nella fase finale di estrusione del materiale riciclato)
– Determinare il grado di cristallinità al termine del processo di riciclo (parametro che influenza la resistenza meccanica, la solubilità e le proprietà ottiche dei materiali plastici).”

Analisi DSC su PET vergine e PET riciclato; le percentuali nel grafico indicano la quantità di materiale riciclato all’interno della miscela polimerica.

Solo analisi termica?
“Le tecniche di analisi termica rappresentano soltanto una delle varie tecnologie disponibili per la selezione del materiale in ingresso e la caratterizzazione dei materiali al termine del processo di riciclo. Tra le principali tecniche comunemente impiegate occorre sicuramente citare: misure di densità, analisi chimiche, analisi spettrofotometriche (FT-IR e NIR), misure di melt flow index, analisi reologiche e analisi granulometriche.”

www.alfatest.it

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