HomeNewsGreenwashing: verso nuove regole sui prodotti sostenibili

Greenwashing: verso nuove regole sui prodotti sostenibili

Giovedì 11 Maggio il Parlamento europeo ha votato a favore di nuove norme per migliorare l’etichettatura e la durabilità dei prodotti e porre fine alle dichiarazioni ingannevoli combattendo il greenwashing e le indicazioni ingannevoli sulle etichette dei consumatori, come “CO2 neutral” o “carbon neutral”

La proposta di una nuova direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde è stata votata in plenaria con una maggioranza schiacciante di 544 voti a favore, 18 contrari e 17 astensioni

Presentata nel marzo dello scorso anno, la direttiva mira ad aiutare i consumatori a fare scelte ecologiche e a incoraggiare le aziende a offrire loro prodotti più durevoli.

Questa proposta mira a rafforzare la lotta contro il greenwashing, vietando le pratiche che ingannano i consumatori sull’effettiva sostenibilità dei prodotti.

Così facendo, i consumatori potranno scegliere prodotti generalmente migliori per l’ambiente. Questo incoraggerà la concorrenza verso prodotti più sostenibili dal punto di vista ambientale.

La proposta di direttiva vieta l’uso di indicazioni ambientali generiche come “ecologico”, “naturale”, “biodegradabile” o “ecologico” se non sono supportate da prove. Saranno vietate anche altre pratiche ingannevoli, come l’utilizzo di indicazioni ecologiche per l’intero prodotto quando solo una parte è sostenibile.

In particolare, sarà possibile utilizzare solo etichette di sostenibilità basate su schemi di certificazione ufficiali riconosciuti o istituiti dalle autorità pubbliche.

Divieto di dichiarazioni sulla neutralità del carbonio
Con una mossa coraggiosa, i legislatori hanno introdotto un divieto sulle indicazioni ambientali basate su schemi di compensazione delle emissioni di carbonio, come “CO2 neutrale” o “carbon neutral”, queste dichiarazioni erano state contestate dai gruppi ambientalisti perché fuorvianti per i consumatori.

Si tratta di “una vittoria significativa per i consumatori e per l’ambiente”, ha dichiarato l’Ufficio europeo dell’ambiente (EEB), un’organizzazione verde.

Migliorare la durata dei prodotti
Il Parlamento europeo ha votato anche contro l’obsolescenza precoce, vietando l’introduzione di caratteristiche progettuali che limitino la durata di un prodotto o ne determinino il malfunzionamento prematuro.

Inoltre, i produttori non potranno limitare la funzionalità di un prodotto se utilizzato con parti di ricambio o accessori prodotti da altre aziende.

Per incoraggiare le aziende a dare priorità alla durata, i deputati hanno anche suggerito di introdurre una nuova etichetta di garanzia che indichi la durata della garanzia obbligatoria e le eventuali estensioni offerte dai produttori.

I Dopo la votazione, la relatrice Biljana Borzan (S&D, HR) ha dichiarato:

l settore non potrà più guadagnare producendo beni di consumo che si rompono a garanzia appena scaduta. I consumatori dovranno essere informati in modo chiaro delle opzioni e dei costi di riparazione. Le etichette dei prodotti informeranno i cittadini sui prodotti con una garanzia di durata maggiore e i fabbricanti con i prodotti più durevoli ne beneficeranno. La giungla delle false dichiarazioni ambientali finirà, poiché saranno consentite solo le dichiarazioni ecologiche certificate e comprovate”.

Con la posizione del Parlamento ora decisa, i colloqui per finalizzare la legge possono iniziare con i 27 Stati membri dell’UE rappresentati nel Consiglio dei Ministri dell’UE. Il Consiglio ha adottato il mandato negoziale il 3 maggio e Borzan ha dichiarato che i prossimi negoziati saranno “piuttosto brevi e abbastanza costruttivi”.

NOTIZIE CORRELATE