Page 6 - rePlanet_zero
P. 6

sugli importi già destinati a budget. A questo hanno concorso cer- tamente i minori quantitativi di materiale in ingresso negli im- pianti, i ribassi delle tariffe di conferimento, la repentina discesa del contributo ambientale versato ai rispettivi Consorzi a causa della riduzione delle vendite, la caduta delle quotazioni delle ma- terie prime seconde (soprattutto nel primo semestre) e, non di tra- scurabile importanza nella contingenza che ancora vede tutti coinvolti, l’aumento dei costi legati ai DPI nonché i nuovi costi con- nessi alle misure necessarie a fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Quanto al mercato delle plastiche riciclate, il Rapporto evidenzia sia un calo delle spedizioni sul territorio nazionale, sia un deficit di export nel primo periodo dell’emergenza per effetto delle difficoltà dovute ai vari blocchi nella logistica internazionale. In questo sce- nario, l’unico comparto in equilibrio è stata la filiera collegata agli utilizzatori finali operanti nell’alimentare -e acquirenti di MPS pla- stiche- poiché ha seguitato ad avere una necessità di approvvigio- namenti sempre elevata. Sorte opposta hanno vissuto invece i mercati non connessi ai comparti alimentare e sanitario, di conse- guenza sottoposti a lockdown. Se già in precedenza infatti subi- vano una condizione di domanda debole, il blocco dei comparti utilizzatori (in particolar modo quello automobilistico e delle co- struzioni) ha in buona sostanza azzerato la domanda.
A peggiorare la situazione ha poi contribuito la concorrenza ravvi- cinata dei polimeri vergini (prezzi ai minimi storici durante i mesi delle chiusure) in comparti nei quali, al netto di alcune applicazioni nel PET, scegliere di utilizzare il riciclato è ancora un semplice com- promesso tra costi e ricavi e non una precisa strategia di mercato.
Il Rapporto evidenzia pertanto che gli intervistati, nei mesi delle chiusure, hanno accusato un calo nell’ordine del 60% circa nella
vendita di plastica riciclata. Tuttavia, sempre secondo gli intervi- stati, il mercato delle MPS è fortunatamente tornato ad una situa- zione pre-lockdown già dal bimestre settembre-ottobre 2020.
In quest’ottica, appare evidente quanto nuovi provvedimenti in merito a serrate generalizzate sarebbero ancora ugualmente im- pattanti in negativo sull’attività dei produttori di MPS che già si stanno adoperando per recuperare i maggiori costi sostenuti, cer- cando di contenere per quanto possibile i costi diretti, ed impe- gnandosi nella ricerca di nuovi clienti e nuovi mercati da avvicinare. Per quanto emerge dal Rapporto, gli intervistati indicano che ciò potrà avvenire tramite la differenziazione dell’offerta e delle poli- tiche commerciali, approfittando dei rapporti costruiti nel tempo con clienti e partners che permettano una mutua adesione a pro- getti comuni, tramite una più attenta gestione delle giacenze di magazzino e, in ultimo, tramite la continua sensibilizzazione verso le istituzioni ed i decisori politici.
Pertanto, per favorire il riciclo e l’economia circolare, così come alla luce del nuovo piano d’azione pubblicato dalla Commissione Eu- ropea a marzo dello scorso anno, gli intervistati hanno espresso in via propositiva quanto sia assolutamente necessario semplificare la normativa ed accelerare i processi autorizzativi. A tale scopo, conclude il Rapporto, gli intervistati stessi hanno avanzato una serie di richieste, pensate con estrema ratio e concretezza. Tra que- sti, i principali sono un sostegno al mercato delle materie prime se- conde attraverso leve economiche come l’inserimento delle stesse nella realizzazione di nuovi prodotti, la riduzione dell’aliquota Iva per i prodotti riciclati, l’emanazione di decreti end of waste per le tipologie di rifiuti ancora sospesi, l’ampliamento dei criteri ambien- tali minimi ed ovviamente l’invito a snellire la burocrazia.
  



























































































   4   5   6   7   8