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COSA SIGNIFICA FARE POLITICA ATTIVA A TUTELA DELLE AZIENDE E DELL’AMBIENTE

Un confronto giornaliero tra il Consorzio C.A.R.P.I. e l’Onorevole Elena Lucchini (Capogruppo partito Lega in VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici)

Annoverando ormai al proprio interno più di 50 imprese, il Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia (C.A.R.P.I.) è in continua crescita e sta costituendo sempre più un punto di riferimento a livello nazionale per le aziende che operano all’interno della filiera di raccolta, recupero, riciclaggio e trasformazione/produzione dei rifiuti in plastica provenienti da superficie privata; la vicinanza agli imprenditori, il continuo dialogo con gli operatori, l’aggiornamento normativo e la formazione, le indicazioni e il supporto tecnico-operativo forniti ai propri consorziati sono solo alcuni dei punti di forza che contraddistinguono il consorzio, che fin dalla sua nascita ha operato a stretto con tatto con chi, sporcandosi le mani con il proprio duro lavoro, da sempre realizza in maniera concreta quella che oggi prende il nome di “economia circolare”.

Tra i diversi servizi che il consorzio assicura ai propri consorziati, la rappresentanza attiva presso le istituzioni risulta essere una tra quelle alle quali viene data più attenzione e che richiede una grande preparazione tecnica e giuridica.

Tra le collaborazioni di spicco, si è rivelata di primaria importanza la collaborazione con l’Onorevole Elena Lucchini che fin da subito si è mostrata una figura competente e preparata e che ha riconosciuto subito nel Consorzio C.A.R.P.I. un valido elemento giuridico super partes. Infatti, dal 2018 fa sentire la sua voce sia come Capo gruppo per il partito Lega nella Commissione VIII, Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici che nella Camera dei Deputati, ottenendo grande consenso anche dal gruppo del Senato, con cui collabora, e dallo stesso Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

La sua attività politica è da sempre fondata su tre principali obiettivi: la continua presenza in azienda per conoscere e capire i sistemi produttivi le difficoltà e la condivisione delle soluzioni per poi farle approvare in sede parlamentare o ministeriale; il continuo studio e aggiornamento sulle problematiche ambientali; il continuo confronto in sede parlamentare con le altre parti politiche come tramite degli operatori del settore ambiente. Infatti, Elena Lucchini spesso è presente in una delle tante aziende del Consorzio C.A.R.P.I. per toccare con mano le difficoltà che incontrano gli imprenditori e per poi confrontarsi con lo staff del C.A.R.P.I. per predisporre documenti a supporto del suo dibattito parlamentare.

Questa continua collaborazione e presenza ha portato l’Onorevole Lucchini a svolgere in modo positivo il suo lavoro, come importanti interventi a favore dell’ambiente e delle aziende: “per comprendere appieno le difficoltà che attraversano le aziende del nostro Paese e intervenire con opportune misure risolutive in sede parlamentare ritengo sia fondamentale conoscere da vicino queste realtà”, ha dichiarato l’Onorevole Lucchini, e “la collaborazione con il Consorzio C.A.R.P.I. mi ha permesso di visitare aziende virtuose che operano nel settore del recupero, riciclo e trasformazione dei rifiuti in plastica e conoscere personalmente le criticità che riscontrano quotidianamente nello svolgere il proprio lavoro; queste difficoltà sono spesso legate alla scarsa conoscenza, a livello istituzionale, di questo settore che persegue i princìpi dell’economia circolare e che rappresenta oggi un’eccellenza italiana storica, riconosciuta in tutta Europa”.

Dopo importanti contributi nel decreto clima e nel Green New Deal, nel luglio 2020 l’Onorevole Lucchini è intervenuta in maniera sostanziale per quanto riguarda il recepimento delle direttive del cosiddetto “pacchetto economia circolare”, in particolare nell’ambito dello schema di decreto legislativo in attuazione della direttiva (UE) 2018/851 (modifica della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti) e della direttiva (UE) 2018/852 (modifica della direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio), evidenziando la necessità di un’attenta programmazione sul lungo periodo per efficientare il sistema italiano di gestione dei rifiuti e agevolare il raggiungimento degli obiettivi UE di recupero e riciclo.

Essenziale è stato il contributo apportato durante l’emergenza pandemica in merito alla proroga della Plastic Tax, che sarebbe andata ad incidere in maniera pesante su un settore già in difficoltà. La sua vicinanza alle aziende si è concretizzata nella proposta sia di un sostegno alle attività economiche colpite dalla pandemia, sia recentemente in iniziative e obiettivi nella promozione del riciclo e riutilizzo della plastica, anche a seguito dell’anomalo aumento dei prezzi dei polimeri, in linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria in materia (si pensi ad esempio alle misure previste dal “pacchetto economia circolare” e ai suggerimenti contenuti nella Plastics Strategy, oltre che tutte le più recenti pubblicazioni internazionali in materia); oltre a ciò, nel giugno 2021 è stata una delle prime voci ad illustrare con il contributo del consorzio C.A.R.P.I. che si è fatto subito parte attiva di quanto stava accadendo a proposito della problematica del brusco innalzamento dei prezzi dell’energia e dei trasporti, a prevedere l’allarmante situazione che si è poi venuta a creare.

L’Onorevole Lucchini è stata una delle prime personalità a livello istituzionale a preoccuparsi della questione e a schierarsi con gli operatori della filiera del riciclo dei rifiuti in plastica, riconoscendo ed attuando quello che una politica attenta e a sostegno delle imprese dovrebbe fare: “il nostro compito è quello di ascoltare, comprendere e aiutare chi con il proprio lavoro valorizza un settore strategico per il nostro Paese e guarda ad un futuro sostenibile: si parla infatti tanto di transizione ecologica e di economia circolare senza comprenderne appieno il significato. Il settore del riciclo deve essere supportato, oggi a maggior ragione se pensiamo che le materie prime scarseggiano e i prezzi sono lievitati alle stelle, problema denunciato dalla sottoscritta già a metà 2021 grazie anche al contributo del Consorzio C.A.R.P.I., che ha portato alla presentazione di interrogazioni parlamentari, alla stesura di una risoluzione e all’approvazione di un primo emendamento al Decreto Sostegni-bis che ha permesso di stanziare 100 milioni di euro per far fronte al rialzo dei costi. All’epoca fu una boccata d’ossigeno per le aziende ma oggi, con il prolungarsi dello stato di emergenza economica, è necessario fare di più”.

Il recente recepimento della direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, pubblicata il 5 giugno 2019, ha creato molta confusione interpretativa e dibattiti sul campo di applicazione; a tal proposito l’Onorevole Lucchini è intervenuta più volte con la finalità di risolvere queste criticità emerse in fase di recepimento e di fornire una lettura corretta del testo pubblicato dal legislatore europeo, evitando interpretazioni soggettive e distorsioni a livello di concorrenza e di mercato.

In Italia però, per quanto riguarda in senso generale la normativa in campo ambientale, si tende decisamente a “legiferare troppo”: infatti, “anziché produrre norme che tendono a semplificare e migliorare, spesso si sceglie di inserire postille qua e là, che rendono solamente ancor più complicato e farraginoso il compito di chi opera ogni giorno sul campo; il rischio di questi interventi è quello di perdere il “know-how” di imprenditori storici e capaci che, portati allo stremo, decidono di chiudere o delocalizzare e investire altrove, e il nostro Paese non può permettere che ciò avvenga”.

Una delle difficoltà maggiori che l’Onorevole Lucchini incontra riguarda spesso la poca disponibilità da parte di altre personalità che intervengono in ambito parlamentare, così come l’intervenire per tentare di sanare criticità dovute a scelte e legislatori precedenti: “stiamo cercando a tal proposito di mettere in campo da subito tutte le azioni necessarie per mitigare il più possibile i danni e attuare riforme strutturali che servano a recuperare velocemente il tempo perso a causa di politiche ambientali e energetiche miopi. Una condizione sicuramente tutt’altro che facile da recuperare nel breve periodo ma che può rappresentare anche un’opportunità di svolta per il nostro Paese e quindi anche per le aziende italiane che operano in questi settori. Spesso in Italia abbiamo bisogno di uno shock, di un evento improvviso che dia la scossa e il traino emotivo per indirizzarci verso la strada giusta. Le persone e gli imprenditori che mi conoscono sanno che per me fare politica, oltre ad essere una passione, significa impegnarmi incessantemente per rimuovere ostacoli e creare sinergie a vantaggio del nostro Paese. Non ho la bacchetta magica ma desidero ricordare che senza economia non si tutela l’ambienteIl mio auspicio infine è che anche in questa occasione di forte crisi economica l’Italia sappia fare la differenza in primis noi politici”.

Per saperne di più: info@consorziocarpi.com

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