OLTRE 12 MLN DI EURO GLI INVESTIMENTI IN AMBITO ESG CHE AVVIANO IL PERCORSO DI INTEGRAZIONE TRA PIANO INDUSTRIALE E PIANO DI SOSTENIBILITÀ.
AGENDA ONU 2030: AZIONI CONCRETE SU 10 DEI 17 OBIETTIVI FISSATI.
Forlì, 26 maggio 2025 – Il Gruppo Caviro, la più grande Cantina d’Italia e Best Practice internazionale di economia circolare, pubblica il sesto Bilancio di Sostenibilità 2023/2024, tracciando un anno di importanti risultati economici, ambientali e sociali. In un contesto globale sempre più sfidante, Caviro conferma la validità del proprio modello cooperativo, fondato sulla creazione di valore condiviso, la responsabilità verso il territorio e la transizione ecologica.
“Per il Gruppo CAVIRO, la sostenibilità è una responsabilità concreta che si traduce nella tutela del territorio, nella valorizzazione del lavoro e nel rispetto dell’ambiente” ha sottolineato Carlo Dal Monte, Presidente del Gruppo Caviro, nel suo commento al Bilancio di Sostenibilità. “In quanto rappresentanti di una filiera che coinvolge oltre 14 mila viticoltori italiani, sentiamo anche il dovere di promuovere una corretta informazione sul vino, parte integrante della nostra cultura e del nostro patrimonio. In quest’ottica, per esempio, abbiamo scelto di aderire al programma internazionale Wine in Moderation, avviando iniziative volte a diffondere una cultura del consumo responsabile, in linea con i principi di equilibrio, consapevolezza e rispetto. Il nostro Bilancio di Sostenibilità racconta questo impegno, testimoniando una visione d’impresa orientata al lungo termine e al benessere collettivo”.
Partendo dall’ Agenda ONU 2030, la strategia del Gruppo si declina attraverso azioni concrete su 10 dei 17 obiettivi previsti, attraverso iniziative e progetti di ampio respiro, intercettando i temi materiali su cui si concentra maggiormente la sensibilità dell’azienda e dei suoi stakeholder, contribuendo in maniera tangibile al raggiungimento delle priorità globali sul clima, risorse, lavoro, economia circolare e comunità sostenibili. In termini di investimenti, che nel 2023/2024 sono stati complessivamente 28 milioni di euro (+ 6% vs 2022/2023), il 45% è stato dedicato ad ambiti ESG, a conferma dell’integrazione strutturale dei principi ambientali, sociali e di governance nella strategia del Gruppo.
Ma qual è il cuore dell’approccio ambientale di Caviro?
“Si tratta di un modello di economia circolare avanzata, che valorizza ogni sottoprodotto del ciclo produttivo con l’obiettivo di ridurre gli sprechi, chiudere i cicli produttivi e generare nuove risorse da ciò che altrimenti sarebbe scarto” ha commentato xxx
Nell’economia circolare la tutela dell’ambiente è fattore fondamentale del lavoro dell’uomo. Dalla produzione dell’uva (circa 460.000 t), Caviro ricava oltre 116mila t di fecce, vinacce e materie tartariche; prodotti nobili (alcol, acido tartarico, vinaccioli ed enocianina, scarti vegetali e agroalimentari (304.000 t per la digestione anaerobica e 232.000 t per compostaggio e recupero energetico); fertilizzanti naturali.
Per ridurre l’impronta idrica, la strategia di CAVIRO si concretizza in azioni mirate come l’installazione di tecnologie sempre meno idroesigenti, il monitoraggio dei consumi per ridurre le dispersioni, il reimpiego di acque di processo previo idoneo trattamento, integrazione dei processi per aumentare le sinergie di recupero. Risultato? 543 milioni di litri di acqua recuperati, che hanno evitato il prelievo da falda e che coprono il 40% del fabbisogno idrico interno del Gruppo.
Nella sezione Impronta Energetica emerge che il Gruppo CAVIRO è in grado di produrre 150 GWh di energia equivalente prodotta da fonti rinnovabili (elettrica, termica e biocarburanti), generando un risparmio emissivo di quasi 80.000 tonnellate di CO₂ equivalente. Nello specifico: 90.000.000 kWh (di cui rinnovabili al 65%) di energia elettrica, tale da soddisfare il fabbisogno di tutti i siti; 75.000.000 kWh (di cui rinnovabili al 67%) di energia termica che rende autosufficiente il sito di Faenza e consente di fornire calore attraverso una rete di teleriscaldamento a realtà industriali e abitazioni civili limitrofe; e 101.000.000 kWh (rinnovabili al 100%) di biocarburanti per la pubblica utilità. L’energia è prodotta grazie a impianti di cogenerazione e fotovoltaici, per un totale di 48 MW installati.
Fiore all’occhiello del 2024 è stata l’inaugurazione a Forlì del più grande impianto agrivoltaico italiano su vigneto, in collaborazione con il mondo della ricerca. Il progetto unisce la produzione di energia rinnovabile alla protezione della vite, grazie a tecnologie integrate che valorizzano l’interazione tra agricoltura ed energia pulita.
Rispetto all’impronta di carbonio, le concrete strategie di decarbonizzazione di CAVIRO prevedono due ambiti di azione: da una parte la riduzione delle emissioni attraverso l’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile o l’acquisto di energia green, il ricorso a tecnologie sempre più efficienti e iniziative dedicate lungo la supply chain; dall’altra, la compensazione delle emissioni mediante l’acquisto di crediti di carbonio che finanziano progetti allineati agli SDGs.
Solidità economica del gruppo
Nell’anno fiscale 2023/2024 Caviro ha registrato un fatturato consolidato di 385 milioni di euro, confermando la propria posizione di riferimento nel settore agroalimentare italiano. L’EBITDA ha segnato una crescita del +3% rispetto all’esercizio precedente, segnale di un percorso di sviluppo solido e sostenibile. La composizione del fatturato riflette la diversificazione del modello: 64% proveniente dal settore vino e 36% dall’area materia & bioenergia, testimonianza dell’economia circolare applicata su scala industriale. A livello geografico, il 69% del fatturato è generato in Italia, mentre il 31% deriva dall’export, con una presenza commerciale in 87 Paesi nel mondo.
Il valore economico generato ha raggiunto circa 420 milioni di euro, di cui oltre il 90% è stato redistribuito ai vari stakeholder: soci, lavoratori, fornitori, enti pubblici e comunità locali. Questo dato sottolinea il forte impatto della cooperativa sul tessuto socioeconomico dei territori in cui opera. Caviro è infatti espressione della forza dell’agricoltura cooperativa italiana: 14.900 viticoltori in 8 regioni, 34.100 ettari di vigneto e una produzione di 460.000 tonnellate di uva, che rappresenta oltre il 9% del totale nazionale. Un presidio vitivinicolo diffuso, che rende Caviro la più grande cantina d’Italia e uno degli attori principali del comparto europeo.
Responsabilità sociale, cultura del vino consapevole e low alcool
La sostenibilità di Caviro è anche sociale. L’impegno verso le comunità si è tradotto in una serie di iniziative a sostegno di progetti sociali e sanitari, in collaborazione con enti locali e organizzazioni non profit; attività sportive e giovanili, per promuovere stili di vita sani e inclusivi; valorizzazione dell’arte, della cultura e del paesaggio, rafforzando l’identità territoriale; tutela ambientale e rigenerazione urbana, con focus su biodiversità e resilienza locale.
Nel 2024 il Gruppo è stato inoltre riconosciuto come ambasciatore ufficiale di Wine in Moderation, il programma internazionale per la promozione del consumo responsabile di vino. Una scelta coerente con i valori cooperativi e con l’attenzione al benessere dei consumatori. In questa direzione va la scelta di esplorare una categoria di beverage diversa dal vino con basso grado alcolico. Da qui nasce la linea ready to drink low alcool (6,5%) di Tavernello Spritz, ovvero cocktail aromatizzati a base di prodotti vitivinicoli fatti con aromi naturali, dal classico gusto Orange Spritz agli aromi Lime, Pesca e Sangria. La linea è stata pensata sia per il canale della Grande Distribuzione nel mercato nazionale che per i mercati internazionali.
QUI il bilancio di Sostenibilità 2024
Gruppo Caviro
CAVIRO (www.caviro.com) è la più grande Cantina d’Italia e Best Practice internazionale di economia circolare. Fondata nel 1966, è una cooperativa agricola costituita da 26 soci (di cui 24 cantine sociali), oltre 14.000 viticoltori localizzati in 8 regioni d’Italia, per 34.000 ettari di superficie vitata. La produzione di uva ha superato nell’ultimo anno le 460.000 tonnellate (circa il 9% dell’uva italiana), per una vendita complessiva di 157 milioni di litri di vino. Esporta in 87 Paesi nel mondo una gamma completa di vini italiani, dall’offerta di Cantine Caviro che racchiude i marchi simbolo di tutta la filiera, in primis Tavernello, a quelli di Tenute Caviro, con aziende di proprietà, quali Gerardo Cesari e Leonardo da Vinci che esprimono il valore e la specificità di territori come il Veneto e la Toscana. Con la partecipata Caviro Extra, il Gruppo si distingue a livello nazionale e internazionale per essere il precursore di un modello di economia circolare unico e completo “Dalla Vigna alla Vigna”: un circolo virtuoso di valorizzazione degli scarti della vinificazione che vengono lavorati e trasformati in prodotti nobili.