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Campetella festeggia al K 125 anni di innovazione sostenibile al servizio della tua industria

Sistemi di automazione di ultima generazione per lo stampaggio ad iniezione delle materie plastiche

Campetella Robotic Center, realtà italiana specializzata nella progettazione e produzione di robot cartesiani e manipolatori, vanta una storia che quest’anno raggiunge i 125 anni, che coinvolge ben cinque generazioni e che l’ha vista trasformarsi in un’affermata azienda di fama internazionale in grado di offrire ai propri clienti un servizio a 360 gradi, dalla progettazione di robot standard e automazioni complesse alla programmazione e fornitura di software fino all’installazione degli impianti e all’assistenza post-vendita.

Nel progettare e produrre soluzioni robotizzate d’avanguardia per il settore dello stampaggio delle materie plastiche, da sempre si fa promotrice di una competitività sostenibile, prestando grande attenzione all’ambiente e al riciclo e concependo la sostenibilità come uno stile di vita che influenza ogni attività, automazione industriale inclusa.

Innovazione e sostenibilità sono due lati di una stessa medaglia e Campetella le persegue entrambe, intervenendo fin dalla progettazione per aumentare le prestazioni delle proprie automazioni riducendone i consumi, così da consentire il recupero e la riutilizzazione dei componenti dei prodotti che hanno concluso il loro ciclo di vita.

I robot Campetella sono provvisti di dispositivi speciali per il risparmio sia di energia elettrica che di aria compressa, per la conversione di energia cinetica in energia elettrica e per l’ottimizzazione dei consumi nelle fasi lavorative meno intense. La sostenibilità è pertanto al centro della comunicazione aziendale, che mira ad educare il singolo individuo a un comportamento responsabile quale unica vera soluzione al problema dell’inquinamento ambientale.

La rivalutazione della plastica
La plastica è ormai da tempo sotto un attacco pesantissimo da parte della maggior parte dei media, in quanto ritenuta causa principale dell’inquinamento. Eppure, oggi come oggi, sarebbe impensabile immaginare un mondo senza plastica, poiché eliminare questo materiale dalla nostra quotidianità vorrebbe dire rinunciare a tante abitudini e comodità, alcune delle quali si sono trasformate in vere e proprie esigenze per tutti noi.

E’ proprio questo concetto che Campetella sta cercando di trasmettere al suo pubblico. Provate ad immaginare un mondo senza plastica! Siamo veramente disposti a farne a meno? In parole povere, vivere senza plastica significherebbe regredire a qualche decennio fa, quando i dispositivi medici erano fatti di materiali che non potevano garantire al paziente lo stesso livello di igiene e sicurezza attuale e le automobili non disponevano di tutte le tecnologie e i comfort a cui siamo abituati oggi.

La demonizzazione della plastica nasce da una conoscenza molto approssimativa dell’argomento. Si tratta infatti di un materiale che comprende un numero molto ampio di polimeri, ciascuno con caratteristiche chimiche e meccaniche molto diverse tra loro. La scelta del polimero con cui realizzare un determinato prodotto è determinata dalla funzione di quest’ultimo. Piuttosto che di plastica in generale, sarebbe dunque più corretto parlare di polimeri, molti dei quali non sono affatto tossici. Sarebbe pertanto utile progettare e produrre fin da subito oggetti riciclabili e realizzati con polimeri non inquinanti.

Esistono prodotti plastici che hanno un’incidenza sull’inquinamento molto minore rispetto ad altri materiali. Basti pensare ad una plafoniera di vetro di un lampione cittadino. Questa ha una possibilità di riciclaggio nettamente inferiore rispetto a un policarbonato iniettato a temperature nettamente più basse, con un alto indice di recupero e un’elevata resistenza al calore.

I vantaggi apportati dalla plastica sono numerosi ed evidenti: bassi costi di produzione, alta percentuale di riciclaggio, minori emissioni di CO2, un maggiore risparmio energetico se paragonata al vetro, e un minore impatto ambientale in fase di estrazione della materia rispetto alla carta.

In molti ritengono che la soluzione alla piaga dell’inquinamento risieda nel sostituire la plastica con altri materiali, ma quali conseguenze avrebbe questa sostituzione sulle nostre vite e sull’ambiente? Dipende molto dal materiale sostitutivo. L’impiego di legno e carta determinerebbe un aumento del fenomeno della deforestazione, oltre che una drastica riduzione dei livelli di igiene nell’industria del packaging alimentare, poiché favorirebbe la proliferazione di virus e batteri. L’impiego del vetro si tradurrebbe in un netto aumento dei costi di produzione e di riciclaggio, nonché nell’incremento di emissioni inquinanti in fase di produzione e in un maggior rischio di infortuni dovuti alla fragilità e, dunque, pericolosità del materiale.

La tecnologia IML
Un aiuto significativo per un più semplice e corretto smaltimento dei rifiuti in plastica è senz’altro dato dall’etichettatura IML (In-Mold Labeling), tecnica ampiamente utilizzata nel settore del confezionamento alimentare, ad oggi uno dei settori trainanti per Campetella. Grazie a questa tecnologia è infatti possibile inserire all’interno dello stampo un’etichetta dello stesso materiale del contenitore con cui viene fusa, diventando un tutt’uno con essa. In questo modo, non solo l’etichetta non rischia di essere rimossa durante il trasporto, ma essendo composta dallo stesso materiale del prodotto che identifica, risulta molto più facilmente riciclabile rispetto ad altri tipi di etichette, come quelle a fascia o in carta, dal momento che al consumatore non sarà più richiesto di separare la carta dal prodotto plastico al momento del suo smaltimento.

Un altro notevole vantaggio dato dalla tecnologia IML è la protezione che questa garantisce dai raggi UV proprio grazie alla fusione dell’etichetta con il contenitore, favorendo una più sicura conservazione del prodotto alimentare e riducendo al contempo i costi di produzione, poiché il prodotto viene iniettato ed etichettato in un unico processo. La tecnologia IML è in grado di salvaguardare i prodotti controllandone l’integrità ed eliminando quelli che presentano parti difettose. I sistemi di visione che Campetella progetta e include nelle sue automazioni a bordo pressa riescono infatti ad individuare micro-fori invisibili all’occhio umano e a scartare automaticamente i prodotti non conformi che potrebbero causare un deterioramento prematuro del cibo che contengono.

Campetella Robotic Center si distingue da sempre per l’efficienza dei suoi impianti e per il ridotto numero di scarti in produzione che questi riescono a garantire ai suoi clienti. La gestione dello scarto singolo evita infatti di buttare l’intera stampata, eliminando il solo pezzo difettoso e riducendo così al minimo lo scarto riciclato, con una conseguente riduzione del consumo energetico.

Campetella ci insegna che la compatibilità tra plastica e tutela ambientale è possibile, a patto che alla base di qualsiasi strategia si salvaguardia ambientale vi sia un comportamento etico e responsabile condiviso, poiché sono sempre i piccoli gesti a fare la differenza.

www.campetella.com

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