“Nonostante i prezzi del gas siano tornati ad allinearsi a quelli di febbraio 2022, i costi delle bollette continuano a rappresentare un fardello difficilmente sostenibile per le imprese, con un aumento del 440% registrato da giugno ad agosto 2022. Se nel 2019 l’importo di una bolletta di un’azienda del riciclo si aggirava mediamente sui 150 mila euro al mese, nel 2022 è arrivata a costare anche a 540mila euro. In assoluto, oggi le imprese italiane devono affrontare delle spese più alte del 150% rispetto alla media degli ultimi dieci anni. A causa dell’aumento dei prezzi dell’energia, alcuni impianti dedicati al riciclo della plastica sono stati chiusi, mentre altri sono rimasti operativi soltanto in alcuni giorni della settimana. Inoltre la riduzione dei prezzi di vendita dei polimeri vergini, a causa di una vera e propria invasione asiatica di offerte a basso prezzo, tra il 40% e il 50%, sta rendendo insostenibile il mercato delle plastiche riciclate, in assenza di politiche attive e normative cogenti per l’utilizzo di materie plastiche riciclate per la produzione di beni e imballaggi”.
Assorimap ritiene quindi fondamentale che il governo proroghi il credito d’imposta concesso alle imprese energivore, un settore che comprende al suo interno le aziende attive nel riciclo della plastica. In assenza di un intervento governativo, a partire dal 1° aprile queste imprese vedranno aggravarsi le difficoltà già esistenti. C’è bisogno di azioni decise e strutturali, prendendo esempio da altri Paesi europei che hanno approvato dei provvedimenti per contenere il rincaro delle bollette, conclude ASSORIMAP.